Le cisti e fistole mediane del collo sono patologie benigne che originano da anomalie disembriogenetiche del dotto tireoglosso. Lo specialista Otorinolaringoiatra/chirurgo cervico-facciale gioca un ruolo chiave sia nella diagnosi che nella terapia.
Ma cos'è il dotto tireoglosso?
Il dotto tireoglosso è la struttura attraverso cui, nelle fasi embrionali, la ghiandola tiroide discende nel collo dopo la sua origine a livello del forame cieco della lingua. Sembra strano a dirsi ma la tiroide, importantissima ghiandola endocrina del nostro organismo, origina nelle fasi embrionali proprio nella parte posteriore della lingua e compie un un viaggio che la porta nella parte inferiore e mediana del collo attraverso il dotto tireoglosso.
Normalmente questa struttura embrionale va incontro ad involuzione. La persistenza di residui può determinare la formazione di cisti, fistole, tiroidi ectopiche e patologie di origine tiroidea in sede ectopica (benigne e maligne).
Chi manifesta queste patologie?
Le patologie che derivano da anomalie embriogenetiche del dotto tireoglosso pur manifestandosi con più frequenza in età pediatrica, possono essere diagnosticate ad ogni età, indifferentemente dal sesso.
Come si manifestano?
Le cisti sono delle neoformazioni benigne a contenuto liquido che si menifestano clinicamente come delle tumefazioni a forma ovoidale/sferiche, di consistenza molle o teso-elastiche, mobili e non dolenti. Le dimensioni possono essere variabili. Talvolta queste neoformazioni possono infettarsi e quindi presentarsi con dolore, rossore, aumento delle dimensioni, febbre e, talvolta, fistolizzare verso la cute creando una comunicazione tra il contenuto della cisti e l'esterno con fuoriuscita di pus (fistola). Altre manifestazioni riguardano le ectopie tiroidee in cui, lungo il decorso del dotto, si localizza tessuto tiroideo (ad esempio la tiroide ectopica linguale).
Come si fa la diagnosi?
Ogni diagnosi non può prescindere da un'approfondita anamnesi ed una valutazione clinica e strumentale dei distretti orl (oroscopia, palpazione del collo, endoscopia delle alte vie aeree) atti ad evidenziare altre patologie che possono presentarsi con analoghe caratteristiche cliniche (cisti dermoide, linfoadenopatia del livello I, ecc). Successivamente si ricorre all'imaging (ecografia, TC) ed eventuale esame citologico ed esami ematochimici (funzionalità tiroidea).
Come si trattano?
La terapia di scelta è chirurgica e prevede l'asportazione della cisti/fistola/eventuale residuo tiroideo ectopico e della parte mediana dell'osso ioide seguendo idelmente il dotto tireoglosso fino alla base linguale (intervento secondo Sistrunk). In caso di suppurazione la terapia è di tipo medico, procrastinando la terapia chirurgica in un secondo momento, quando la flogosi è rientrata.