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  • Immagine del redattoreTeodoro Aragona

Otite esterna...l'estate sta arrivando!!


Una delle problematiche otologiche più diffuse, spesso arriva rovinando una vacanza attesa tutto l'anno, stiamo parlando dell'otite esterna.

Cos'è?

L'otite esterna è un processo infiammatorio che colpisce la parte esterna dell'orecchio, non coinvolgendo la cassa timpanica.

Le cause?

Si verifica più frequentemente nei mesi caldi (primavera ed estate) favorita dal microclima del condotto uditivo che in questi mesi è più caldo ed umido favorendo lo sviluppo delle infezioni.

Come ogni infezione bisogna considerare la relazione ospite/parassita; ogni infezione, infatti, si sviluppa sulla base di variabili legate all'ospite (quindi il paziente) come lo stato delle difese immunitarie specifiche ed aspecifiche e il parassita (capacità patogena del microrganismo). In base a queste considezioni alcuni pazienti sono più predisposti a sviluppare otiti esterne: diabetici, anziani, immunodepressi, pazienti con particolari conformazioni del condotto uditivo esterno (stenosi del condotto, esostosi, osteomi, ecc). Fattori favorenti sono i microtraumatismi del condotto (uso di cotton fioc, lesioni da grattamento, dermatosi cutanee) e bagni in acqua (mare, piscine, ecc),

I microrganismi più diffusi tra i batteri sono lo Pseudomonas Aureginosa e lo Stafilococcus Aureus, tra i miceti Candida Albicans e gli Aspergilli. Rare sono le forme virali (Sindrome di Ramsay-Hunt).

I sintomi?

Le manifestazioni tipiche sono caratterizzate da otalgia (dolore all'orecchio), otorrea purulenta (fuoriuscita di liquido dall'orecchio, talvolta maleodorante) ed ipoacusia (calo dell'udito). Il dolore si acuisce toccando il trago, quella protuberanza posta nella porzione anteriore del padiglione auricolare.

Diagnosi?

La diagnosi viene posta attraverso l'otoscopia e l'endoscopia dell'orecchio, che evidenziano la presenza di un condotto uditivo iperemico e stenotico con secrezione che spesso impedisce la visualizzazione della membrana timpanica. L'aspirazione della secrezione può permette la visualizzazione delle membrana timpanica che appare integra.

Terapia?

Il trattamento delle otiti esterne si basa, in rapporto alla eziologia, sull'uso di antibiotici e/0 antimicotici per uso topico, talvolta sistemico. Per il dolore vengono usati comuni farmaci antidolorifici come il paracetamolo o i fans. Aspirare le secrezioni e medicare il condotto rappresenta una operazione che può facilitare il processo di guarigione e permettere una diagnosi tempestiva delle complicanze o di rare sorprese che possono sottendere una otite esterna.

A cosa bisogna prestare attenzione?

Le otiti esterne adeguatamente trattate tendono a guarire nel giro di 5-10 giorni. Un ritando nella guarigione può essere dovuto a forme più aggressive o a patologie neoplastiche.

Una di queste è l'otite esterna maligna che porta ad una evoluzione necrotizzante a carico dell'osso temporale con, nei casi più avanzati, paralisi dei nervi cranici (dal VI al XII nervo cranico), tromboflebite dei vasi venosi endocranici portando potenzialmente a morte se non adeguatamente diagnosticata e trattata.

Seppur raramente, una otite esterna che non guarisce spesso nasconde una neoplasia del condotto uditivo, la quale, creando una stenosi del condotto, favorisce la patogenesi dell'otite.

Per cui mari trascurare una otite che non tende a guarire nei tempi consoni. In tal caso recarsi presso uno specialista ORL.

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